Campo da basket all'ex fiera a Pordenone

Lettera aperta al sindaco di Pordenone sulla riqualificazione dell’ex fiera

Spett.li
Sindaco Alessandro Ciriani
Vicesindaco Alberto Parigi
Assessore all’Urbanistica Lidia Diomede
Assessore allo Sport Walter De Bortoli
Assessore all’Ambiente Monica Cairoli
Assessore alle opere pubbliche Giuseppe Verdichizzi

Gentile Sindaco e gentili assessori,

come associazione che da 15 anni a Pordenone si occupa di diffondere e promuovere le buone pratiche di SOSTENIBILITÀ (da non confondere con ambientalismo) non possiamo esimerci dall’esprimere la nostra opinione sul progetto di restyling degli impianti sportivi dell’ex fiera, sviluppato dal Comune di Pordenone.

Molto è già stato detto da cittadini privati e da associazioni (Legambiente e Aruotalibera, solo per citare le più note e riconosciute in città). Condividiamo appieno le lettere aperte, gli appelli e i comunicati stampa che già vi sono stati inviati, e non vogliamo ripetere quanto già è stato detto e scritto.

Ci uniamo comunque al coro, consapevoli di quanto assimilato nelle innumerevoli conferenze, seminari e attività che abbiamo presentato alla cittadinanza durante le nostre rassegne.

Abbiamo a cuore il futuro delle prossime generazioni, e affrontiamo con passione temi che vanno dalla salute all’ecologia, dall’edilizia alla climatologia, dall’alimentazione all’energia. Spesso ci confrontiamo con professionisti, docenti, ricercatori che illustrano come si possa promuovere un futuro sostenibile in modo da garantire la sopravvivenza dei nostri figli e nipoti, come a noi è stato dato. La situazione climatica attuale rappresenta infatti una grande minaccia per il futuro, e sarà difficile (ma non impossibile) migliorare la tendenza. Non ci salverà solo l’economia. È necessario, indispensabile, compiere scelte urbanistiche ed energetiche ragionate ed equilibrate con il clima col quale dovremo convivere tra 20, 50, 80 anni. Che staranno poco ad arrivare, sebbene solo il 2030 sembri molto lontano.

Come è importante preservare la salute dei nostri giovani coinvolgendoli in sane attività atletiche e sportive, è fondamentale garantire agli stessi una vivibilità climatica della nostra città.

Ogni singolo albero è prezioso. Ogni singolo tiglio è prezioso. Ogni albero da frutto è prezioso. Sono preziosi i giovani alberi che abbisognano di acqua (siamo in crisi idrica, ma l’acqua agli alberi DEVE essere garantita). Sono preziosi i vecchi alberi perché nel pieno delle loro prestazioni ecologiche, ambientali ed evapotraspiranti.

Abbiamo seguito con interesse la presentazione online realizzata sabato 1 luglio in contemporanea con il corteo di protesta organizzato dai cittadini. Non mettiamo in discussione la necessità di garantire alle società sportive spazi adeguati e a norma. Non contestiamo la qualità architettonica del progetto presentato. Contestiamo con vigore però le scelte relative agli spazi “liberi” o “da riempire”, che in realtà non sono liberi, ma occupati da alberi di alto fusto. Sostituire questi alberi, anche con l’aggiunta di oltre 500.000 euro di fondi pubblici al progetto, sarà impossibile. Quei fondi possono essere usati per nuove piantumazioni, per curare le giovani piante messe a dimora e dimenticate in tutto il territorio comunale, fiera vecchia compresa.

Confidiamo che vogliate prendere in seria considerazione la rivisitazione del progetto, distribuendo diversamente i volumi: in quell’area, o spostando alcune attività altrove. Rigenerando magari altre aree dismesse e sottoutilizzate, trovando soluzioni che possano garantire il mantenimento di quegli alberi e della piattaforma per pallacanestro già presente.

Siete passati mai in quella zona, un qualsiasi pomeriggio? Avete visto quanti ragazzi giocano a basket sotto quei tigli? Liberi di organizzarsi, liberi dai loro smartphone, liberi di interagire tra loro? Quanta bellezza vogliamo perdere, in nome del rinnovamento architettonico? Quanto ossigeno perderemo con la fase di cantiere e con l’eliminazione di metà degli alberi sani presenti? Quanto sarà più calda la zona? Quante più polveri sottili dovremo respirare?

Siamo grati per l’ascolto e restiamo a disposizione per un confronto costruttivo e attivo per un futuro sempre più attento e sostenibile della nostra città.

— Lo staff di Terraè – Officina della Sostenibilità